La Rivoluzione gioiosa di Patch Adams

Empatia, compassione e generosità: ecco la ricetta per cambiare il mondo prescritta dal “medico del sorriso”, ospite a Milano di Omeoart - Associazione Culturale Boiron per il seminario Curare con gioia.

Dimenticate il medico buffo interpretato da Robin Williams nel biopic hollywoodiano liberamente tratto dalla sua autobiografia: “Non è un film intelligente, perché porta il mio nome ma non fa alcuna menzione di pace e giustizia, mentre io sono pace e giustizia”. Ecco il vero Patch Adams.
I lunghi capelli bianchi e blu da vecchio hippie, i vestiti straripanti di colori e l’orecchino a forma di forchetta non devono trarre in inganno. L’inventore della “terapia del sorriso” è in realtà un rivoluzionario serissimo, impegnato a diffondere da più di quarant’anni attraverso migliaia di conferenze e oltre 170 viaggi-clown internazionali in aree di crisi un nuovo approccio dell’uomo al mondo, di cui la medicina è solo il primo aspetto: “Il mio interesse è trasformare questo sistema governato dal denaro e dalla prevaricazione in un sistema basato sull’empatia, sulla compassione e sulla
generosità”.

La complessità del suo messaggio è emersa nel corso del seminario Curare con gioia, organizzato il 26 maggio scorso a Milano da Omeoart – Associazione Culturale Boiron, che lo ha chiamato per coinvolgere medici e farmacisti provenienti da tutta Italia in laboratori esperienziali su salute e umorismo, etica e logica della cura. “È un privilegio poter affermare idee rivoluzionarie di fronte a una platea di professionisti”, spiega Patch, “perché nelle facoltà di Medicina non si parla mai di empatia e di compassione”.

Due valori su cui questo “clown in abito da dottore” – guai a invertire i termini – ha costruito il progetto del suo Gesundheit! Institute, in cantiere ormai dagli anni Settanta: un piccolo Eden della pratica medica ispirato a un modello di organizzazione sanitaria non gerarchico, gratuito e svincolato dal controllo delle compagnie assicurative. “Sarà un ospedale moderno e altamente tecnologico, capace di operare al 10 per cento dei costi”, racconta. “L’aspetto forse più
radicale è che un chirurgo e un addetto alle pulizie riceveranno lo stesso salario, 300 dollari al mese. Radicale è anche il fatto che finalmente dedicheremo ai pazienti tutto il tempo di cui hanno bisogno e che il personale vivrà in loco con le proprie famiglie, perché ci siamo dati la struttura di un eco villaggio”.

Il primo edificio coperto ha visto la luce nella natura mozzafiato della Contea di Pocahontas, in West Virginia, all’inizio dello scorso maggio. Secondo Patch Adams, è il segno concreto di una speranza più grande: “Nell’ultimo anno ho constatato un interesse rinnovato nei confronti del nostro lavoro: il mondo che conosciamo è alle strette, ma la gente si è risvegliata, si è resa conto che i valori che ci sono stati propinati nell’ultimo mezzo secolo lasciano il tempo che trovano. Finalmente sento che qualcosa sta cambiando davvero”.

Tratto da: http://www.lifegate.it

Quest'uomo è incredibile. Qualche anno fa è venuto a Verona per un ciclo di incontri e laboratori; ovviamente in una facoltà seria e rispettabile come la nostra è stato accolto con calore (... ), ma la cosa fondamentale è che io sono riuscita ad andarci,a vederlo e ad abbracciarlo!
Quando ci penso mi emoziono tantissimo.
Gli ho anche scritto una lettera e mi ha risposto..a mano. Altrochè risposte fredde a macchina.
Ciò che trovo meraviglioso di lui è che secondo la sua teoria tutti possiamo fare qualcosa, tutti possiamo prenderci cura degli altri, non solo i dottori e gli infermieri, tutti possiamo contribuire alla pace.
Ho letto due suoi libri: uno sulla storia del Gesundheit! Institute e l'altro sulle "visite". Sono: "Salute!" e "Visite a domicilio".
Sono letture che vi consiglio,soprattutto la seconda. Li trovate su macrolibrarsi
Buona giornata a tutti!

Che bello Lucia, deve esser stata un'sperienza davvero emozionante!
Immagino sia una gran persona, visto il lavoro che sta conducendo e la mentalità di uguaglianza che sta promuovendo.

Ma come mai all'università di Verona non l'hanno accolto bene?

Mamma mia B-lu, ho i brividi! Che emozione essere abbracciata e ascoltata da una persona così!

Gipsy,diciamo che la mia è una facoltà fredda in sè e per sè.

Solo 4 gatti avevano una banda dentro di sè e lo mostravano.

Altri forse l'avevano dentro, ma erano lì tanto perchè Patch è famoso temo (vedi il film...)

Ho avuto la sensazione che fossero lì tanto per caso, tanto per sentire delle belle parole e non per ascoltarle. Non per portarle nella vita di tutti i giorni.

Certo che in un ambiente di squali come la Facoltà di Medicina è difficile essere così contro tendenza (la fac.di medicina di Verona è piuttosto rinomata ormai), ma è proprio qui la sfida no? Prima di tutto con se stessi: cercare la coerenza, per quanto sia umanamente possibile.

Quando Patch ha chiesto chi si sarebbe impegnato a creare un gruppo di amici che portasse avanti un'opera di sensibilizzazione dell'ambiente ospedaliero, hanno alzato la mano in due.

Cioè: prima lo osannavano come dei bambini con un giocattolo nuovo bello e poi quando ha iniziato a fare sul serio (anche quando fa il burlone è estremamente serio, e quando parla di cose serie fa il burlone, ma è fondamentalmente serio) chiedendo chi si potesse impegnare, hanno buttato via il giocattolo perchè era troppo impegnativo.

In sala è caduto il gelo.

Io sono giovane e di facili esplosioni sentimentali e mi sono vergognata, mi sono sentita male per Patch, per le sorti del mondo; ma Patch dopo anni di esperienza sa esattamente cosa aspettarsi, quindi dubito ci sia rimasto male .

Comunque come avrai capito non è stato accolto male istituzionalmente o formalmente o concretamente...ma era nell'aria..c'era puzza di ipocrisia e io ci sono rimasta male (che ingenua che sono lo so, mi faccio pena da sola a volte) perchè un uomo così non dovrebbe meritarsi freddezza.

(Sapete che anche in Futurama è stato denigrato? Il Patch clown robot-dottore...non ricordo il numero dell'episodio. )



Ventre...ho pianto come un'idiota ed è valso più di mille autografi o fotografie..Tra l'altro è un bell'armadietto di uomo o forse sono io che potrei guidare una micro machine!



ps:ho scritto un sacco

Ma che bello il tuo post...hai descritto perfettamente la situazione, così bene che mi ci sono sentita catapultata dentro!
Anche secondo me lui aveva perfettamente chiaro cosa aspettarsi, non credo che vada così solo qui...anzi, credo che la domanda sia stata posta proprio provocatoriamente! Se non avesse voluto tirare via il velo delle ipocrisie se ne sarebbe andato senza farla, così tutti si sarebbero sentiti perfettamente non toccati dalla vicenda. Così forse, oltre ai due che anno alzato la mano, almeno un altro paio andrà a casa turbato dall'accaduto e in loro germoglierà qualcosa.

B-lu, mi hai ispirata! Voglio leggere delle cose su di lui!
Tra l'altro, da quando hai scritto del libro "Visite a domicilio", pur senza sapere una cippa di cosa parla, sento che continua a rimbalzarmi in mente e solo il titolo lo trovo così scomodo per me, che devo per forza leggerlo.

Leggilo..è microscopico e per lo più sono vignette...ma io quando lo riprendo in mano mi commuovo ogni volta e così non so se piangere o se ridere.

Da anni mi frulla in testa l'idea di far parte di qualche gruppo che va a trovare anziani o bambini in ospedale..finita la laurea me ne interesso.

Ti piacerà il libretto vedrai.

Devo assolutamente leggerlo perchè io ho la convinzione sbagliata che si annoierebbero e rattristerebbero del fatto che una sconosciuta li va a trovare e che così si sentirebbero ancora più tristi.

Oddio Ventre che cosa triste; non ci posso pensare

Al fatto che io abbia questa idea? Infatti neanch'io... Però neanche a questa immagine...

Ma no Ventre, al fatto in sè