Come promesso ora che son in ginecologia ne ho approfittato per approfondire un po'l'argomento, vi riporto quello che ho saputo:
innanzitutto la possibilità di avere un parto naturale dopo cesareo dipende molto dalla struttura. Non ci sono indicatori chiari fissati da linee guida perchè è un argomento ancora in studio e spesso i dati sono contrastanti, quindi ogni struttura sceglie a quali parametri affidarsi. Di certo non è un tipo di parto che si può affrontare in una struttura piccola o dove non ci sia un anestesista presente 24/24 (negli ospedali dove l'anestesista la notte è reperibile ma non presente ad esempio, no si può fare!), questo perchè il rischio più importante è la rottura d'utero che è mortale per il bambino nella quasi totalità dei casi e per la madre circa nella metà!
I parametri che di solito si valutano sono:
-la volontà della madre
-lo spessore dell'utero
-la distanza temporale dal cesareo
Se la mamma non è del tutto convinta e volenterosa a provare il parto naturale ovviamente non glielo si propone perchè il rischio non vale la candela.
Se la mamma invece lo richiede si valuta lo spessore dell'utero anche se in realtà questo parametro fin'ora non si è dimostrato del tutto affidabile, dando risultati contrastanti nei diversi studi, quindi si valuta come un parametro si sicurezza in più cioè, se tutto va bene, si valuta anche lo spessore che dev'essere al di sopra di un certo valore.
Devono essere passati almeno 2 anni dal cesareo (o dall'intervento eventualmente subito) per essere sicuri che la cicatrizzazione sia ultimata.
In realtà il ginecologo con cui ho parlato mi ha spiegato che a volte un utero precedentemente cesarizzato verso fine gravidanza tende ad aprirsi (senza rompersi, diciamo che si stira così tanto da aprirsi un po'nella precedente cicatrice) e ha detto che a lui è già capitato più di una volta di andare a fare il secondo o terzo cesareo a una dona e trovare già l'utero in parte "aperto", tuttavia non è sicuro che questo porti alla rottura d'utero, e alo stesso modo la rottura può avvenire anche in un utero che non è in queste condizioni, però dato che è una condizione favorente è bene come sicurezza in più misurare appunto lo spessore e aspettare i 2 anni dal precedente intervento.
Inoltre bisogna essere sempre pronti ad un cesareo d'urgenza nel caso appunto di segni di rottura (motivo per cui l'anestesista deve essere presente in struttura).
In realtà la cosa migliore sarebbe sempre cercare di evitare il cesareo almeno alla prima gravidanza, tentarle tutte pur di evitarlo, specialmente se si ha intenzione di avere molti figli, questo perchè è molto rischioso effettuare più di 3 tagli cesarei su un utero e perciò dopo il terzo spesso viene addirittura proposta la legatura delle tube (
ebbene sì!! ) e quindi se si parte già con un primo cesareo si rischio di non poter avere un quarto bambino qualora lo si desiderasse! In effetti io non ci avevo mai pensato prima ma poco tempo fa è venuta a fare un'ecografia una ragazza gravida, della mia età alla terza gravidanza: il primo era stato un cesareo perchè purtroppo il bambino era podalico e non c'era modo di girarlo, del secondo è rimasta incinta subito dopo e quindi non essendo passato nemmeno un anno ha dovuto fare un altro cesareo. Il terzo a questo punto è praticamente obbligatorio e lei ne avrebbe desiderato anche un quarto ma adesso si trova in una situazione che metterebbe a serio rischio la sua salute... insomma in questa prospettiva un cesareo alla prima gravidanza può diventare una limitazione anche abbastanza pesante...