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 Consumo di cibo industriale: perchè?

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Betty
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MessaggioTitolo: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeMar Lug 12, 2011 6:51 pm

Sappiamo tutti che il cibo industriale è un cibo "morto" e, spesso, nocivo per la nostra salute. Pieno di zuccheri, grassi idrogenati, conservanti, coloranti, edulcoranti cancerogeni, Ogm ecc....basta leggere le etichette dei prodotti che troviamo tipicamente nei supermercati, per rendercene conto.
Al giorno d'oggi le persone sono molto più informate e sanno che questi cibi sono nocivi per la salute.
Ma, allora, cos'è che spinge ancora le persone (anche quelle più attente e consapevoli) ad acquistare e consumare questi cibi? Secondo voi, quali sono le motivazioni e perchè si è così restii al cambiamento a discapito della propria salute?
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeMar Lug 12, 2011 8:25 pm

ma credo che una delle spiegazioni sia che la società attualmente va di corsa e relega alcune attività, come ad esempio quella dell'acquisto di cibo, al margine. senza contare l'apparenza del risparmio, o a volte il risparmio vero e proprio...è come dire perchè la pillola? spesso solo per comodità e per non vole vedere altro. e diventa perchè la passata Cirio (per dirne una è)? perchè è comoda! diciamo che poi avendo lavorato nell'industria alimentare non è tutta da demonizzare, a volte c'è attenzione, purtroppo l'attenzione ha un costo e si sa di questi tempi come girano le cose
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeMar Lug 12, 2011 10:15 pm

Tutto il nostro stile stile di vita moderno ci porta verso le vie "facili"... e io sono una di quelle! Poi abitando da sola mi adagio, mi adagio, mi adagio... e la cucina stranamente è sempre più pulita! La mattina mi alzo e via a lavoro di corsa. Orari spezzettati mi permettono o pasti fuori con molto tempo libero, o correre correre per pranzare qualcosa cosa al volo a casa. La sera dovrei finire alle 7:30 ma è solo per modo di dire... così arrivare a casa alle 20:30 senza nessuno che abbia preparato qualcosa non fa venir voglia di mettersi a trattare cibi sani in formato "materie prime", soprattutto d'inverno. Io non riesco a cambiare abitudini. alien
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeMer Lug 13, 2011 1:11 pm

Ciao! Io credo che "vita di corsa" e "costi" siano davvero due grandi nodi, come hanno detto le altre ragazze. Però secondo me non è così vero che tutti sanno che il cibo industriale fa male. Ci sono intere categorie alimentari che la maggior parte delle persone di mezza età crede sia semplicemente "cibo".
Cioè, secondo me c'è una falla generazionale di chi è nato intorno agli anni '50, quando il boom indistriale e le scrase conoscenze sui procedimenti a cui venivano sottoposti i cibi ha fatto crescere un'intera generazione con l'idea che quello fosse cibo esattamente alla pari dei prodotti della terra, semplicemente inscatolato e reso più duraturo. A ben guardare il cibo industriale è sotto la lente di ingrandimento già solo (parlando dei tempi storici) solo neanche dopo un secolo dal suo avvento e dalla sua diffusione. E questo fa ben sperare!
Il gap è proprio a livello di quella generazione, che è nata con i primi supermercati e l'entusiasmo delle loro mamme per qualcosa che veniva posto davvero sotto una luce positiva. Queste persone credono davvero che questo sia il Cibo! E'abbastanza sconcertante ma credo che sia vero.
La fascia di coloro che adesso ha dai 40 ai 60 anni è quella che più di tutti ignora i danni del cibo industriale e se glieli spieghi non ci crede! Ovviamente non vale per tutti... :-)
Lavorando anch'io come luna nel settore alimentare vedo che davvero c'è chi ignora che le bevande gasate fanno male, che verdura surgelata o in scatola e verdura dell'ortofrutta non è uguale, che per avere energia non serve per forza la barretta energetica, che "al gusto di cioccolato" non vuol dire al cioccolato. C'è un'intera generazione a cui è mancata di netto l'educazione alimentare che molti dei nostri nonni ancora hanno potuto avere a causa, apradossalmente, della povertà che obbligava loro a nutrirsi ancora direttamente dei prodotti delle loro terre.
Le generazioni più giovani sono già molto più consapevoli, io sono ottimista.


Ultima modifica di Ventre il Ven Lug 29, 2011 9:09 am - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeGio Lug 28, 2011 8:21 pm

Quoto l'intervento di Ventre e credo inoltre che sia indispensabile quello che ciascuno di noi può fare per diffondere una cultura differente.

Da anni ho abolito gelati, merendine e merende varie confezionate. In casa mia per fortuna sono abituata a un certo tipo di cucina: semplice ma veramente poco industriale.

Si cerca di comprare il più possibile bio dai mercatini a km zero, cibi pronti mai visti, surgeliamo noi le cose pronte, preparate da noi eventualmente, con materie prime buone.

Secondo me è un fatto di corsa parzialmente...dovrei aprire una parentesi molto più ampia, ma accenno qui: oggi c'è il tempo per annoiarsi della vita.

Lavori tot ore o studi tot ore, poi c'è tutto fatto: divertimenti pronti, cibi pronti, abiti pronti, programmi precostituiti...

Al di là del lavoro o studio, al di là di cose inevitabili (spese, burocrazia, e altre cose necessarie da espletare) resta del tempo.

Mi riferisco a mie coetanee che mangiano porcherie perchè non sanno cucinare-perchè non ne hanno il tempo e voglia-perchè si stufano a imparare bla bla; che in generale non sanno attaccare un bottone a un vestito, non sanno rammendare un cavolo di buco in un calzino, non sanno stirare, fare una lavatrice da sole, curare una pianta, ma ...guardate che tante che conosco io non sanno fare un cavolo! Un CAVOLO!!!

Livelli minimi di autosufficienza.

Se ci fosse un black out totale o si spaccasse il sistema moderno credo che sopravviveremmo in pochi.

Tuttavia temo che ci sia un problema alla base che è nato per motivi che sarebbe interessante analizzare insieme:l' educazione.

Esempio:se nessuno ti insegna che cibarsi gratifica ed energizza il tuo organismo, chiaramente vedi il cibo solo come un bisogno da eliminare (c'ho fame!) e un piacere. Se è un piacere cerco che sia appunto una cosa che mi soddisfa magari con il minimo sforzo.

Fatica=rottura di palle=assenza di piacere. Di mezzo c'è il fatto che far fatica costa e nell'immediato non da piacere a tutti,perchè pochi sanno che poi il piacere è doppio.

Con questo esempio vorrei esprimere una mia opinione, forse molto severa, sulla società di oggi: si è dimenticato che da molta più soddisfazione ciò che si ottiene con la propria fatica e il proprio impegno. Gratifica molto di più sentirsi davvero autosufficienti, perchè non è comprare tutto attraverso dei coriandoli colorati che rende veramente autosufficienti e indipendenti...al contrario...dipendi da altri che ti forniscono ciò che tu da solo non sai fare. (Chiaro che non si può far tutto...non voglio assolutamente estremizzare) Ecco perchè si butta via, si spreca, ci si stufa, annoia rompe e non si sa più come amare la vita, secondo me; ci si annoia mortalmente e tutto ciò che si ha non ha un vero valore perchè non è veramente nostro, non l'abbiamo creato, amato, sudato per averlo..l'abbiamo solo barattato con della carta, frutto di altre fonti di frustrazioni e rotture di palle (lavoro).

Scusate se mi sono dilungata e se può sembrare una predicozza, ma in realtà finchè scrivevo ero molto accorata, credo seriamente in tutto ciò.

Credo che dovremmo riscoprire il valore del nostro lavoro, delle cose, del tempo..il valore del tempo..che non andrebbe speso, andrebbe impiegato, bisognerebbe investire di più sulle nostre possibilità.

Credo nella possibilità,anzi mi permetto, nel dovere di ciascuno di educare , per quello che è in grado di offrire agli altri, al valore delle cose e al loro significato.

è difficile, lo so, me ne rendo conto ogni giorno, ma ne vale la pena.



Ho scritto un papiro...non me ne vogliate, ma ho colto l'occasione un piccolo sfogo.

Vi ringrazio per avermi letta con pazienza.alien
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 9:18 am

B-lu, sono perfettamente d'accordo! Il tuo discorso trascende quello del cibo ma è vero in generale ed è vero anche per il cibo.
Ormai cucinare è visto come un "perdere tempo", se mangio inscatolato non devo cucinare e guadagno tempo...tempo per cosa? Ovvio che ormai alcune ritmi non possiamo più autogestirli ma ci sono imposti, ma molti altri ce li creiamo...abbiamo tutto pronto e abbiamo così tanto tempo libeor da annoiarci, ma nel contempo, abituati a questa noia, non crediamo sia giusto fare qualcosa con le nostre manine e di "pura fatica" per spezzare questa noia.
Quanto hai ragione!
Riapriamo un topic super ottimista su tutte quelle attività che ci fanno sentire padrone del nostro tempo grazie al lavoro manuale/fisico e alla fatica? Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 9:43 am

Io sarei d'accordo, l'unica cosa è che ho notato come si cerchi di differenziare i temi, quindi non vorrei che diventasse un gran brodone difficile da gestire e ricco di fuori tema, come ho fatto io prima e ora (e chiedo scusa, era pertinente, ma trascendeva molto...).

Per il cibo industriale, come per le creme e altro, ci sono degli ingredienti che fanno male, perciò se una persona non è abituata ad organizzarsi per il cibo, dovrebbe lasciarsi incentivare da questo: mangia spazzatura..come può funzionare bene una cosa carburata da spazzatura?

Anche se vivo ancora con la mia famiglia, vi garantisco che molto spesso sono io o papà che cuciniamo. Non ho sempre il pasto pronto, anzi...

Alle volte mentre ho un po' di tempo preparo delle zuppe (o d'estate delle paste fredde o riso o orzo..) che poi durano almeno un paio di giorni. Così qualche pasto in meno da preparare lo si ha. Nel frattempo dopo aver pulito le verdure (ormai la pratica mi ha resa praticamente un samurai) studio, mi faccio una maschera all'argilla o dell'altro perchè conosco i tempi di cottura...Cioè..io per esempio mentre cucino faccio una miriade di altre cose..

Sono sicura che sia possibile, basta farci l'occhio.

What a Face

I miei zii lavorano in ospedale e a pranzo mangiano in mensa ma la sera mangiano a a casa...il sabato o la domenica dedicano due ore per procacciare cibo e congelarlo e preparare qualche verdura cotta o pronta già pulita per la settimana. Le mattine prima di andare via, basta tirare fuori la bistecca dal congelatore o la zuppa o quello che è, quando si torna la sera è scongelata e basta scaldare...o impiattare dopo aver condito.



Sto solo dando degli spunti, magari riesco a far passare dal lato oscuro della forza un po' di persone..



E poi dai!!! Delle volte è divertentissimo dare forme stupide al budino, impiattare cercando di fare figure buffe o effetti di colore, inventarsi le ricette, fingere di essere sommi chef..clown
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 10:47 am

Tutto vero Blu!
Il topic vado ad aprirlo di là dove si chiacchiera, così le cose che è importante che rimangano chiaramente divise stanno di qua al sicuro! Smile
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 1:41 pm

B-lu condivido in pieno tutto quello che hai scritto!!!I ritmi della nostra società sono molto frenetici è vero,ma a volte le persone per comodità si cibano di cose che io non riesco a considerare "cibo" pur avendo tutto il tempo necessario per cucinare in modo sano.In casa dei miei genitori e dei miei suoceri c'è sempre stata la cultura del cibo,della ricerca e della preparazione non vista come una cosa da fare in modo veloce e superficiale ma, passatemi il termine,come un rito.In casa di mio fratello è così,in casa mia anche perchè siamo stati educati così.

Mio marito fa un lavoro pesante e alle 5 di mattina è già operativo;la sera gli preparo il pranzo che poi lui si scalda al lavoro e cerco sempre di fargli mangiare in modo variato con una bella porzione di verdure.Beh quasi tutti i giorni si sente dire che morirà di infarto o ictus perchè condisce l'insalata con un cucchiaio d'olio o perchè mangia una fetta di torta(fatta in casa) e le persone che gli dicono così stanno mangiando la pasta delle buste scaldata 2 volte Twisted Evil però non condiscono le verdure perchè fa male e la torta ingrassa.Fa niente se la pasta che hai appena ingoiato è piena di schifezze affraid



Scusate il post lungo ragazze...
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 2:37 pm

Mamma mia Pukis...certo che questi sono esempi davvero chiari di come vadano le cose. Rolling Eyes E mi hai fatto venire anche in mente quanto è vero che la gente in realtà cerca di identificare cosa fa bene e cosa fa male a tavola...ma non ha capito un caaaaaa... Tutti a scagliarsi contro i grassi...peccato che ci servano per vivere Rolling Eyes e che sia meglio una fetta di torta fatta in casa che, come dici tu, la pasta cotta due volte.
Vedo persone che fanno diete estreme e non si convincono che se mangiassero semplicemtne più cereali e meno zuccheri poi non dovrebbero essere così tanto morigerati... Ma anche qui: preferiscono la dieta drastica di 2 settimane che un regime alimentare controllato.
Che poi, fortunatamente, non vuol dire affatto fare la fame o mangiare senza gusto!
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 4:50 pm

Suggerisci a tuo marito di raccontare ai suoi colleghi che un po' di grassi sono vitali per il corretto funzionamento delle cellule.

Lo sanno che la membrana delle cellule è formata per lo più da grassi?

ops.

Non si tratta di esagerare, ovviamente..



Ah, tornando al discorso del cibo industriale: mio papà è cuoco e un anno ha prestato servizio in una casa di riposo di persono altolocate... secondo loro il brodo fresco di giornata con carni fresche e verdure fresche faceva schifo. Quando ha usato il dado lo hanno osannato.

I gusti cambiano...non lo trovate per un verso patetico e per un verso agghiacciante?!
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Lug 29, 2011 5:54 pm

Eh sì! Se pensi che adesso praticamente se in un dolce senti tanti profumi e sapori per gli ingredienti genuini ma non cola cioccolato e zucchero da tutte le parti ti dicono che non è buono...e su questo mi devo rieducare anch'io, eh...

Io, quando inizierò a fare il lavoro per cui ho studiato, spesso mangerò in mensa...mi vengono già...chiamiamole "le perplessità" silent
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeDom Lug 31, 2011 4:01 pm

Sul discorso della noia sono d'accordo fino a un certo punto. Sono fondamentalmente d'accordoche la gente, oggigiorno, si annoia, ma non perchè non abbia niente da fare, ma perchè sembra abbia perso quella "scintilla" di vita e creatività; e forse (o probabilmente) è così perchè ha tutto già pronto. Non so se ho capito bene il discorso di B-lu, ma per me la gente non cerca il pronto perchè si annoia, ma si annoia perchè è abituata al pronto.
E tutto è già pronto anche perchè i ritmi della giornata sono imposti, assurdi e non permettono di fare niente. Più volte ho esternato perplessità verso gli orari lavorativi di questo paese. Per me c'è un problema di fondo in questo. Va a finire che non si lavora per vivere, ma si vive per lavorare. E in quel poco tempo che rimane, chi ha voglia di fare le cosre per bene? Ci vuole disciplina e organizzazione e queste sono le chiavi di tutto, ma non tutti sono abituati, perchè, appunto, abituati al pronto. Dalle pubblicità, dalla società, dalla mentalità completamente assorbita da concetti sbagliati...
E più facile credere a ciò che ti propina la tv, accesa mentre pranzi o ceni frettolosamente, piuttosto che perder tempo a leggere, a informarti, ad approfondire...Del resto, se lo dicono in tv, sarà vero no???

Riguardo al fatto della comune mentalità di ciò che fa male e ciò che fa bene, io penso sia anche perchè la gente non pensa. C'è una comune superficialità in tutto. Io mi sono accorta che uso molto la visualizzazione nelle cose, soprattutto nell'alimentazione. A parte il fatto che anche a casa mia non si è mai consumato un cibo inscatolato e c'è sempre stata la mentalità del mangiar genuino, meglio se fatto in casa. Però, mi sono accorta che, da quando ero piccola, mi concentro molto su quello che ingerisco. Non lo faccio apposta ma mi viene in automatico. Quando mangio una cosa sana "visualizzo" i nutrienti che entrano nelle mie cellule e che le nutrono e fanno bene. Quando mangio qualcosa che non va immagino gli effetti nel mio corpo. Per questo non riesco a esagerare più di tanto con alimenti malsani o con medicinali, perchè anche la mia mente li rifiuta. Ma, come dicevate voi, se una persona ingerisce qualcosa senza "visualizzare" le conseguenze non potrà mai avere un'idea precisa di cosa fa bene e cosa fa male, ma rimarrà tutto a un piano teorico e superficiale.
E quando non si è abituati a cibo che fa male e il corpo stesso che lo rifiuta e manda segnali. Forse dovremmo soffermarci un pò di più ad ascoltarli.

Un'altra cosa di cui mi sono accorta è che uso molto il fiuto. La gente mi prende in giro perchè prima di mettere in bocca qualsiasi cosa la annuso e quindi per loro faccio la "difficile" o la "schizzinosa". Ma la gente non capisce che il fiuto è l'istinto più atavico che abbiamo. Tutti gli animali annusano prima di mangiare e un motivo c'è!

Ecco tutta questa pappardella per dire che forse dovremmo recuperare un pò di più la nostra istintualità, per proteggerci, soprattutto riguardo a uno degli aspetti più istintuali come il cibarsi.

Del resto, i panini del McDonald's non si deconpongono mai perchè per i microorganismi non sono cibo, sono qualcosa di sintetico, e, non essendo considerato organico, non li mangiano. Vuol forse dire che batteri e muffe sono più intelligenti di noi? Rolling Eyes
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeDom Lug 31, 2011 8:59 pm

Oddio, questa cosa dei panini del Mc, mi ha sconvolta! affraid

Per quanto riguarda la visualizzazione, anche a me capita con il cibo! E in effetti anch'io riesco molto a controllarmi grazie a questa visualizzazione mentale!
Ad esempio, con i ghiaccioli che mia madre ha sempre in casa, succede che appena me ne offre uno vedo mentalmente gli zuccheri che entrano in bocca, arrivano al sangue e poi vedo un grafico col picco glicemico impazzito e mi ricordo come mi sento dopo. E riesco a dire di no senza molta fatica. E fortunatamente questo capita con sempre più alimenti!

P. S. L'anno scorso per un laboratorio universitario di biologia ho coltivato le muffe e ti devo dire che sono estremamente più intelligenti di noi! Razz Rolling Eyes
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeLun Ago 01, 2011 2:05 pm

Gipsy, mi trovo d'accordo. Ho saltato dei passaggi.. Rolling Eyes
I ritmi frenetici ci sono e spesso sono sinonimo di difficoltà nel gestire una vita a misura d'individuo. Perciò ci si abitua con facilità al pronto.
Io vedo un cerchio, come un cane che si morde la coda.

Anche io annuso le cose prima di mandarle giù..l'odore è un forte deterrente e devo dire che certi cibi pieni di margarine e grassi idrogenati puzzano.
Bisogna abituarsi.
Molti bambini non conoscono l'odore della pasta all'uovo fatta in casa o dei biscotti fatti in casa. Le torte sono quelle Cameo e basta. Lo trovo piuttosto triste.
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeLun Ago 01, 2011 5:59 pm

Concordo. Quando vedo cosa mangiano certi bambini attorno a me, mi vien male!
E poi si stupiscono se entrano ed escono dall'ospedale perchè hanno asma, allergie e problemi digestivi. Eppure basterebbe un pò di buona volontà da parte di queste mamme; quanto tempo si perde a frullare un pò di frutta al posto di dare la merendina preconfezionata? E poi danno la colpa ai bambini che si rifiutano di mangiare questo o quello e l'unica cosa che rimane e la merendina, almeno mangiano. Ma coi bambini bisogna lavorarci! Servono escamotage per fargli mangiare le robe dei grandi, è ovvio che così come sono non hanno voglia di mangiarle, bisogna portarle al loro livello. Ma purtroppo non si ha tempo nè voglia. Lo trovo molto triste.

Io non dimenticherò mai le storie che si inventava mia nonna quando mi dava da mangiare e il modo in cui mi proponeva il cibo I love you
Sono ricordi associati al cibo e alle persone care che molti bambini non avranno mai No
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeLun Ago 01, 2011 6:26 pm

Della serie "toh mangia così stai in piedi" (e non rompi i coccodè).

Propongo di creare un topic supporto per consigliare ricette e modi di cucinare per aiutare chi vorrebbe cambiare rotta ma non è pratico, portando esempi tangibili.
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeMar Ago 02, 2011 6:05 pm

Si può fare, aprilo pure in Tutti a Tavola! Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Ago 05, 2011 9:42 am

Ma se i bambini vedessero che non c'è alternativa al cibo che si mangia in casa, non farebbero già da soli una scelta tra cosa piace loro e cosa no?
Mi spiego meglio: metti una famiglia che mangia Bene: il bambino di casa non conoscerà gli zuccheri artificiali, tutti quei grassi porcosi...così per lui, faccio un esempi nè...la carota sarà buona mentre si rifiuterà di mangiare, per dire, la rucola. Cioè, se crescesse vedendo quali sono le proposte, certo comunque avrebbe i suoi gusti e farebbe i suoi capricci, ma anzichè chiedere il Kinder chiederebbe, tò, pane e marmellata.
Cioè, è già una bella differenza...

Ricordo che quando ero piccola io, a casa di mia nonna la merenda migliore era pane, olio e sale! O pane, burro e zucchero. Ok, non fa benissimo, ma una volta ogni tanto può andare, rispetto alle merendine artificiali! Wink

So che mia mamma ha cercato di tenere lontano me e mia sorella dalle porcherie il più a lungo possibile. La prima caramella che ha assaggiato mia sorella è stato quando ha iniziato le elementari!
Se penso che ora, quando vado a cena dalla famiglia dei bimbi che ho curato, vedo che da quando aveva 3 o 4 anni la piccolina beve la CocaCola, mangia il gelato confezionato e le merendine di Hello Kitty con un colorante forte ma così forte che mi imperplime un po' e tutti quei Danito... pale
Tra l'altro, con la mamma di questa bambina, con cui ci vogliamo bene e parliamo di moltissime cose, ho un dubbio amletico.
Lei è una che cucina solo 4 Salti in padella e cose pronte (per lo più surgelate), perchè non ha mai tempo e visto che anni fa io ero al limite della porcosità alimentare, professavo che avrei cucinato solo 4 salti in padella anch'io per tutta la vità Laughing e così lei si è sempre sentita molto libera di cucinare quelli e di strizzarmi anche l'occhio, ogni volta che vado a cena.
Ora che la penso in modo un po'diverso, vorrei un po'affrontare l'argomento, non per me che vado a cena, nè, ma più per lei, che ha due bimbi piccoli. Però lei è molto ansiosa e in più sarebbe un po'maleducato parlarle di "cibo alternativo" visto che ogni volta che mi invitano sono a cena da loro. Che faccio? Taccio o butto lì qualche annotazione su certe nuove abitudini che ho preso?

Il fatto è che non posso dimenticare una cosa che mi ha raccontato una mia amica, in merito ad un'informazione avuto durante una coferenza tenuta dalla scuola di Yoga di sua mamma: c'è una parte del nostro DNA (vi rendete conto, il DNA?! Una parte del patrimonio più profondo e immodificabile che abbiamo in noi!) che viene alterato a seconda di ciò che mangiamo.

Visto che io sono figlia di porcherie cosmiche e non so sinceramente neanche se, mangiando bene per tutto il resato della mia vita, potrò porre rimedio ai danni causati proprio negli anni della crescita, non riesco a non farmi venire in mente di parlare a questa signora ogni volta che vedo la sua bella bambina.
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MessaggioTitolo: Re: Consumo di cibo industriale: perchè?   Consumo di cibo industriale: perchè? Icon_minitimeVen Ago 05, 2011 8:21 pm

Ventre non è mai troppo tardi per porre rimedio. Io son cresciuta a pasta col pomodoro, pureè e merendine perchè non volevo mangiare altro (finchè non mi sono trasferita in campagna e ho cambiato vita) e un'anemia al limite della sopravvivenza. E ora ho una salute e esami perfetti. Wink

Puoi parlare con questa signora, ma se è abituata a questa vita, dubito vorrà cambiare. Quando mio nipote finiva spesso all'ospedale, mia cognata mi ha chiesto di aiutarla. Le ho dato una lista di rimedi e di cibi dettagliata. Ma pensi che abbia preso in considerazione una unica cosa di quello che le scritto?? Evil or Very Mad

Purtroppo con la gente che non è pronta non si può far niente e si spreca solo tempo. Ne so qualcosa...

Sul discorso delle abitudini sono d'accordo con te. Mio cugino sin dalla nascita è stato allergico a uova e latte e quindi ha sempre evitato qualunque cosa li contenesse. Mai mangiato una cioccolata in vita sua! Ogni tanto, quando era più piccolo, gli si dava un pezzetto, poverino, tanto per non farlo sentire troppo diverso. Ma credimi che, non abituato a questi cibi, non gli frega niente di mangiarli. E, anche se ora li potrebbe mangiare, in piccole quantità, non gli interessano. In compenso è un gran mangione, ma di roba sana!
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